Matteo Bongi, bomber classe ‘85 e pontremolese doc, cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Lunigiana, poi Villafranca, Om Pontremoli, Monti ed infine Borgotaro.
Matteo tu che sei lo chef dei bomber, qual è la ricetta giusta per segnare?
Guarda, l’importante è trovare una squadra dove ci si aiuta tutti insieme, allenarsi bene durante la settimana e il gol poi viene da solo. Non ci sono ricette particolari.
E' dura gestire un ristorante e giocare a calcio?
Lavorare e giocare è molto, molto dura. Diciamo che è la passione per il pallone che mi fa fare tanti sacrifici e mi permette di fare entrambe le cose al meglio.
Facciamo un passo indietro, finisci le giovanili e approdi a Villafranca. Ci racconti l'aneddoto sulla trattativa?
A Villafranca ci sono andato perché mister Giovanacci mi voleva giù con lui come fuoriquota, avevo solo 17 anni quindi l’opportunità di giocare mi ha fatto decidere per i colori gialloneri.
Tanti anni nell'Om Pontremoli, cosa ci puoi dire di quell'esperienza?
All’Om sono sempre stato bene, è la squadra del mio paese, mi sento praticamente di casa, quindi niente da dire in più. Sono stati anni indimenticabili.
Perchè il trasferimento a Monti?
A Monti mi ha cercato mister Mancini, sono rimasto molto contento della sua chiamata ed ho accettato di buon grado il trasferimento alla corte dei Carlotti.
A Borgotaro, un’esperienza fatta di tanti gol…
Al Borgotaro sono approdato due anni fa nel girone di ritorno ed ho esordito con 11 gol in 13 partite. Poi l'anno scorso ci siamo salvati tranquilli ed ho segnato altri 15 gol, mentre quest'anno sono a quota 5 reti in campionato. Insomma, devo ammettere che si tratta di un buon bottino.
In estate, il calciomercato ti dava al Terrarossa, come mai sei rimasto?
Non sono andato a Terrarossa perché ho preferito rimanere a Borgotaro, la mia partenza era legata alla possibilità che la squadra non fosse più fatta, ma una volta che questa ipotesi è stata fugata allora ho subito deciso di rimanere. Sto bene a Borgotaro, non vedo perché dovrei venire via.
E' da qualche giornata che non segni e il Borgotaro non trova i tre punti, come uscire dalla "crisi"?
Siamo partiti bene ma adesso sono 5 partite che non segno e fatichiamo a vincere. Siamo una squadra giovane e promettente, non penso ci serva molto per rialzarci dalla crisi, basta credere nel nostro lavoro settimanale e ne usciremo facilmente.
Nella tua carriera, eccetto Borgotaro, sei sempre stato il bomber di "riserva", alla Massaro.. Come mai secondo te?
Primo perché avevo davanti giocatori più forti di me, secondo perché ero devastante nel secondo tempo, quando gli altri avversari erano stanchi. Adesso sono titolare nel Borgotaro perché è un gioco più veloce, più bello e più tecnico per noi ‘giocatori tecnici vecchia scuola’. Quindi il mio consiglio è che se avete la possibilità di andare in Emilia a giocare andate, che è molto più bello.
Il Manso ed altri ben informati dicono che sei il bomber dai gol incredibili, alla Quagliarella...
Ho sempre segnato dei gol bellissimi sia al Borgo che all’Om, è una mia prerogativa. Poi a segnare gol difficile c’è più gusto..
Ciao Matteo e grazie per la pazienza.
Grazie a voi, un saluto a tutti
Matteo tu che sei lo chef dei bomber, qual è la ricetta giusta per segnare?
Guarda, l’importante è trovare una squadra dove ci si aiuta tutti insieme, allenarsi bene durante la settimana e il gol poi viene da solo. Non ci sono ricette particolari.
E' dura gestire un ristorante e giocare a calcio?
Lavorare e giocare è molto, molto dura. Diciamo che è la passione per il pallone che mi fa fare tanti sacrifici e mi permette di fare entrambe le cose al meglio.
Facciamo un passo indietro, finisci le giovanili e approdi a Villafranca. Ci racconti l'aneddoto sulla trattativa?
A Villafranca ci sono andato perché mister Giovanacci mi voleva giù con lui come fuoriquota, avevo solo 17 anni quindi l’opportunità di giocare mi ha fatto decidere per i colori gialloneri.
Tanti anni nell'Om Pontremoli, cosa ci puoi dire di quell'esperienza?
All’Om sono sempre stato bene, è la squadra del mio paese, mi sento praticamente di casa, quindi niente da dire in più. Sono stati anni indimenticabili.
Perchè il trasferimento a Monti?
A Monti mi ha cercato mister Mancini, sono rimasto molto contento della sua chiamata ed ho accettato di buon grado il trasferimento alla corte dei Carlotti.
A Borgotaro, un’esperienza fatta di tanti gol…
Al Borgotaro sono approdato due anni fa nel girone di ritorno ed ho esordito con 11 gol in 13 partite. Poi l'anno scorso ci siamo salvati tranquilli ed ho segnato altri 15 gol, mentre quest'anno sono a quota 5 reti in campionato. Insomma, devo ammettere che si tratta di un buon bottino.
In estate, il calciomercato ti dava al Terrarossa, come mai sei rimasto?
Non sono andato a Terrarossa perché ho preferito rimanere a Borgotaro, la mia partenza era legata alla possibilità che la squadra non fosse più fatta, ma una volta che questa ipotesi è stata fugata allora ho subito deciso di rimanere. Sto bene a Borgotaro, non vedo perché dovrei venire via.
E' da qualche giornata che non segni e il Borgotaro non trova i tre punti, come uscire dalla "crisi"?
Siamo partiti bene ma adesso sono 5 partite che non segno e fatichiamo a vincere. Siamo una squadra giovane e promettente, non penso ci serva molto per rialzarci dalla crisi, basta credere nel nostro lavoro settimanale e ne usciremo facilmente.
Nella tua carriera, eccetto Borgotaro, sei sempre stato il bomber di "riserva", alla Massaro.. Come mai secondo te?
Primo perché avevo davanti giocatori più forti di me, secondo perché ero devastante nel secondo tempo, quando gli altri avversari erano stanchi. Adesso sono titolare nel Borgotaro perché è un gioco più veloce, più bello e più tecnico per noi ‘giocatori tecnici vecchia scuola’. Quindi il mio consiglio è che se avete la possibilità di andare in Emilia a giocare andate, che è molto più bello.
Il Manso ed altri ben informati dicono che sei il bomber dai gol incredibili, alla Quagliarella...
Ho sempre segnato dei gol bellissimi sia al Borgo che all’Om, è una mia prerogativa. Poi a segnare gol difficile c’è più gusto..
Ciao Matteo e grazie per la pazienza.
Grazie a voi, un saluto a tutti