Alla vigilia del derby sentitissimo tra Serricciolo-Aullese ecco l’intervista doppia ai tecnici Paolo Bertacchini (Serricciolo)e Matteo Gassani (Aullese).
Nello scorso turno un passo falso. Come mai?
Bertacchini-Non posso rimproverare niente alla mia squadra perchè la prestazione è stata eccellente considerando che eravamo ospiti della seconda in classifica. La gara è stata fortemente condizionata da fattori esterni ai quali non voglio dare troppa importanza perché a Serricciolo non siamo abituati a piangerci addosso, perciò ci teniamo stretti la personalità e il carattere mostrati in campo domenica, sintomo di un grosso miglioramento di tanti elementi.
Gassani- Il passo falso è solo nel risultato, abbiamo creato sei occasioni da gol e sbagliato un rigore. Nessun allarmismo o preoccupazione; crediamo nella squadra anche se fatichiamo troppo nell’ultimo periodo, creiamo molto ma veniamo puniti alla prima difficoltà. Sono certo che supereremo il momento.
Che settimana è stata prima del derby?
Bertacchini- Una settimana come tutte le altre sino a giovedì sera quando, letto il comunicato del giudice sportivo, ci è venuto un colpo. Purtroppo sono stato vittima di un palese scambio di persona con il dirigente Lombardi perché il sottoscritto non è mai entrato in nessun spogliatoio arbitrale; puntuale venerdì è arrivata la rettifica e con ciò colgo l'occasione di ringraziare gli organi federali per la disponibilità, la tempestività e l'efficacia dei loro uffici.
Gassani- Settimana come le altre, fatta di duro lavoro. Siamo chiamati a recuperare terreno e in questo momento non esistono derby, scontri salvezza o sfide promozione, sono tutte finali. Qualunque fosse stato l’avversario sarebbe stato un match da vincere per aspirare alla vetta finale.
Tra di voi molto rispetto e amicizia. Cosa pensa dell’avversario?
Bertacchini- Matteo è un grande allenatore, forse per qualcuno è troppo vulcanico ma credo che la sua vera forza sia proprio quella di riuscire a trasmettere ai giocatori quel carattere e determinazione che fa la differenza a tutti i livelli; merita sicuramente categorie superiori per come interpreta questo lavoro ma soprattutto per i numeri che porta in dote. L'amicizia è nata due anni fa dopo l'amichevole con il Lunigiana, tutti e due trovammo tematiche di confronto che ci permisero in quell'anno di vincere il campionato ed i playoff.
Gassani- Penso che ogni allenatore vada valutato dai numeri, anche se in Lunigiana non vige questa regola, in quanto si giudica per altri motivi extra calcistici (ironizza, ndr). Io sono abituato a valutare i giocatori e gli allenatori dai numeri e Paolo ha i numeri che parlano dalla sua, raggiungendo sempre gli obiettivi prefissati dalla società. Sia io che lui risultiamo, sempre e solo considerando i numeri, degli ottimi allenatori. Dal punto di vista personale c’è amicizia e stima reciproca, sia all’inizio che alla fine della partita ci stringeremo la mano.
Nello scorso turno un passo falso. Come mai?
Bertacchini-Non posso rimproverare niente alla mia squadra perchè la prestazione è stata eccellente considerando che eravamo ospiti della seconda in classifica. La gara è stata fortemente condizionata da fattori esterni ai quali non voglio dare troppa importanza perché a Serricciolo non siamo abituati a piangerci addosso, perciò ci teniamo stretti la personalità e il carattere mostrati in campo domenica, sintomo di un grosso miglioramento di tanti elementi.
Gassani- Il passo falso è solo nel risultato, abbiamo creato sei occasioni da gol e sbagliato un rigore. Nessun allarmismo o preoccupazione; crediamo nella squadra anche se fatichiamo troppo nell’ultimo periodo, creiamo molto ma veniamo puniti alla prima difficoltà. Sono certo che supereremo il momento.
Che settimana è stata prima del derby?
Bertacchini- Una settimana come tutte le altre sino a giovedì sera quando, letto il comunicato del giudice sportivo, ci è venuto un colpo. Purtroppo sono stato vittima di un palese scambio di persona con il dirigente Lombardi perché il sottoscritto non è mai entrato in nessun spogliatoio arbitrale; puntuale venerdì è arrivata la rettifica e con ciò colgo l'occasione di ringraziare gli organi federali per la disponibilità, la tempestività e l'efficacia dei loro uffici.
Gassani- Settimana come le altre, fatta di duro lavoro. Siamo chiamati a recuperare terreno e in questo momento non esistono derby, scontri salvezza o sfide promozione, sono tutte finali. Qualunque fosse stato l’avversario sarebbe stato un match da vincere per aspirare alla vetta finale.
Tra di voi molto rispetto e amicizia. Cosa pensa dell’avversario?
Bertacchini- Matteo è un grande allenatore, forse per qualcuno è troppo vulcanico ma credo che la sua vera forza sia proprio quella di riuscire a trasmettere ai giocatori quel carattere e determinazione che fa la differenza a tutti i livelli; merita sicuramente categorie superiori per come interpreta questo lavoro ma soprattutto per i numeri che porta in dote. L'amicizia è nata due anni fa dopo l'amichevole con il Lunigiana, tutti e due trovammo tematiche di confronto che ci permisero in quell'anno di vincere il campionato ed i playoff.
Gassani- Penso che ogni allenatore vada valutato dai numeri, anche se in Lunigiana non vige questa regola, in quanto si giudica per altri motivi extra calcistici (ironizza, ndr). Io sono abituato a valutare i giocatori e gli allenatori dai numeri e Paolo ha i numeri che parlano dalla sua, raggiungendo sempre gli obiettivi prefissati dalla società. Sia io che lui risultiamo, sempre e solo considerando i numeri, degli ottimi allenatori. Dal punto di vista personale c’è amicizia e stima reciproca, sia all’inizio che alla fine della partita ci stringeremo la mano.
I vostri soprannomi “leader” e “comandante” rispecchiano la vostra forte personalità..
Bertacchini- Il soprannome me l'hanno dato i ragazzi tre anni fa e visto che il leader è quella figura che non è imposta dall'alto da un presidente o dai dirigenti, ma è colui che viene riconosciuto "capo" dagli stessi membri del gruppo, in questo caso i giocatori. L'ho accetto volentieri anche perché il vero giudizio finale sul valore di un allenatore alla fine lo danno sempre i giocatori.
Gassani- E’ una domanda da fare ai giocatori e dirigenti. A noi due non piace farci pubblicità e non piace giudicarci. Se ci hanno affibbiato questi soprannomi ce li teniamo stretti e continuiamo nel nostro lavoro. I due soprannomi comunque a mio parere rappresentano bene le nostre personalità.
Tornando al match, chi parte favorito alla vigilia?
Bertacchini-Non scherziamo per favore. Mi viene da ridere perché tra l'Aullese regina invincibile e l'Aullese in crisi di risultati ci sono due rigori sbagliati e poi noi addetti ai lavori continuiamo a raccontare in giro la solita favola che nel calcio non c'è solo il risultato. Non cado in questi tranelli e so perfettamente che affrontiamo l'Aullese nella partita peggiore perchè per i nostri avversari domenica esisterà solo un risultato.
Gassani- Sicuramente sarebbe banale e non veritiero dire il Serricciolo, la classifica dice di fatto che il favorito è l’Aullese. Non mi nascondo, come fanno altri miei colleghi, siamo secondi e dobbiamo migliorare, perciò a Serricciolo dovremo vincere. Siamo favoriti, dobbiamo essere favoriti e dobbiamo dimostrare di esserlo. Loro hanno fatto soffrire tutte le grandi ma se vogliamo vincere dobbiamo prendere i tre punti.
Una vittoria e il mio campionato…
Bertacchini- Una vittoria sarebbe solo un altro mattone indispensabile alla salvezza senza passare dai playout.
Gassani- Sicuramente visto le partite in calendario e visto che in questo momento ogni vittoria vale doppia una vittoria a Serricciolo ci lancerebbe sempre più verso il titolo.
Riuscirete a raggiungere i vostri obiettivi?
Bertacchini- Quando si parla di obiettivi non bisogna dimenticare il punto di partenza ed il nostro era veramente drammatico, praticamente dopo cinque giornate tutti ci davano retrocessi. Al mio arrivo, il presidente mi aveva chiesto almeno la dignità di raggiungere i playout e forse su questo treno oramai siamo riusciti a salire; è chiaro però che se analizziamo il cammino di questo gruppo dalla quinta giornata in poi, ci sono tutti i numeri che ci portano ad alzare l'asticella dell'obiettivo e provare a fare il miracolo.
Gassani- Non lo so, il calcio è fatto d’episodi, basti vedere i tre rigori sbagliati in due partite. L’unica cosa certa è che chi vorrà vincere dovrà fare i conti con noi.
Bertacchini- Il soprannome me l'hanno dato i ragazzi tre anni fa e visto che il leader è quella figura che non è imposta dall'alto da un presidente o dai dirigenti, ma è colui che viene riconosciuto "capo" dagli stessi membri del gruppo, in questo caso i giocatori. L'ho accetto volentieri anche perché il vero giudizio finale sul valore di un allenatore alla fine lo danno sempre i giocatori.
Gassani- E’ una domanda da fare ai giocatori e dirigenti. A noi due non piace farci pubblicità e non piace giudicarci. Se ci hanno affibbiato questi soprannomi ce li teniamo stretti e continuiamo nel nostro lavoro. I due soprannomi comunque a mio parere rappresentano bene le nostre personalità.
Tornando al match, chi parte favorito alla vigilia?
Bertacchini-Non scherziamo per favore. Mi viene da ridere perché tra l'Aullese regina invincibile e l'Aullese in crisi di risultati ci sono due rigori sbagliati e poi noi addetti ai lavori continuiamo a raccontare in giro la solita favola che nel calcio non c'è solo il risultato. Non cado in questi tranelli e so perfettamente che affrontiamo l'Aullese nella partita peggiore perchè per i nostri avversari domenica esisterà solo un risultato.
Gassani- Sicuramente sarebbe banale e non veritiero dire il Serricciolo, la classifica dice di fatto che il favorito è l’Aullese. Non mi nascondo, come fanno altri miei colleghi, siamo secondi e dobbiamo migliorare, perciò a Serricciolo dovremo vincere. Siamo favoriti, dobbiamo essere favoriti e dobbiamo dimostrare di esserlo. Loro hanno fatto soffrire tutte le grandi ma se vogliamo vincere dobbiamo prendere i tre punti.
Una vittoria e il mio campionato…
Bertacchini- Una vittoria sarebbe solo un altro mattone indispensabile alla salvezza senza passare dai playout.
Gassani- Sicuramente visto le partite in calendario e visto che in questo momento ogni vittoria vale doppia una vittoria a Serricciolo ci lancerebbe sempre più verso il titolo.
Riuscirete a raggiungere i vostri obiettivi?
Bertacchini- Quando si parla di obiettivi non bisogna dimenticare il punto di partenza ed il nostro era veramente drammatico, praticamente dopo cinque giornate tutti ci davano retrocessi. Al mio arrivo, il presidente mi aveva chiesto almeno la dignità di raggiungere i playout e forse su questo treno oramai siamo riusciti a salire; è chiaro però che se analizziamo il cammino di questo gruppo dalla quinta giornata in poi, ci sono tutti i numeri che ci portano ad alzare l'asticella dell'obiettivo e provare a fare il miracolo.
Gassani- Non lo so, il calcio è fatto d’episodi, basti vedere i tre rigori sbagliati in due partite. L’unica cosa certa è che chi vorrà vincere dovrà fare i conti con noi.