Eccoci con Matteo, portiere “icona” del calcio nostrale. Innanzitutto, come va a livello fisico e mentale a distanza di due mesi dal grave infortunio patito allo zigomo?
Direi che il rientro è stato più che positivo, a sette giorni dall’operazione avevo già ripreso a correre insieme ai compagni, in pratica son reduce da due mesi di allenamento quotidiani (compreso amichevoli fatte nelle ultime settimane). Certo ho preso un brutto spavento ma ormai ho del tutto voltato pagina.
In questi momenti difficili (non nascondo il fatto che incontrandoti qualche giorno dopo l’accaduto stentavo a riconoscerti) è bello sentire l’affetto e la vicinanza di compagni e amici….
La cosa che mi ha colpito di più è stata la vicinanza di tutto l’ambiente calcistico lunigianese a partire dagli allenatori Chelotti, Gassani, Pedinotti, Morris Centofani, Bambini (e scusate se ne dimentico qualcuno) ai colleghi tipo Rovere (sempre presente anche ora) o Pasquali, Leri ed altri. E’ stato un piacere indescrivibile sentire la loro presenza, vuol dire che ancora certi valori nel calcio per fortuna sono rimasti..
E’ inutile girarci intorno ma con il tuo rientro al VALLICISA si è venuta a creare una situazione “portieri” un po’ delicata, con tre portieri a disposizione di cui due considerati “titolari” a tutti gli effetti. Come credi che la Società riuscirà a gestire questo “fuori programma” ed in che rapporti sei con dirigenti e staff tecnico?
Ti rispondo in maniera sincera e limpida: professionalmente il mio rapporto con il VALLICISA si è interrotto al 44° di Vallicisa-Pieve a Fosciana nel momento dell’infortunio. Da quel giorno però ho avuto la fortuna di avere vicino persone e compagni eccezionali. Lo stesso staff tecnico, Mr. Cassiani, Tarantola e Magnani hanno seguito passo dopo passo il mio recupero e poi concedetemi un ringraziamento speciale ad un compagno e soprattutto amico come Mirko Balestracci che non mi ha mollato un’attimo. Ed ora eccomi qua a disposizione alla ricerca di una nuova e stimolante avventura….
Del giovane bomber Ivan Martini cosa ci racconti?
Penso che qualsiasi aggettivo per definire Ivan sia riduttivo rispetto a quello che è e che rappresenta; stiamo parlando dell’attaccante più forte del girone e senza ombra di dubbio…se poi pensiamo all’età….Mr Cassiani è stato bravo a costruire intorno a lui un gioco lineare che sta dando ottimi risultati grazie anche a giocatori come Balestracci e Filippi che rappresentano un lusso per la categoria.
Sei reduce da una grande stagione, personale e di squadra, con l’Atletico PODENZANA. Quali ricordi ti porti dietro e, sinceramente, che rapporti hai mantenuto con i tuoi ex dirigenti e compagni di squadra?
Rapporti più che ottimi, mi sento con loro quasi tutti i giorni e ho lasciato il cuore al “Panigaccio”! E’ stata una decisione sofferta la mia quest’estate, la certezza della 1^ categoria che mi offriva il Vallicisa ha fatto la differenza e quando ho saputo che l’Atletico Podenzana era stato ripescato sono stato tra i primi a gioire…
Da grande sportivo ed appassionato come valuti, in senso panoramico, la situazione del calcio dilettantistico lunigianese?
Osservando quello che sta succedendo intorno a livello economico è un miracolo vedere una Società in Promozione, quattro in Prima Categoria ed una dozzina tra Seconda e Terza. I sacrifici economici e non da parte dei dirigenti sono sempre maggiori, le sinergie a disposizione sempre meno e per questo società come il Lunigiana sono da prendere come esempio.
In oltre 15 anni di carriera ne hai incontrato di allenatori. Qual è quello con il quale hai collaborato più volentieri e magari quello con il quale non è mai sbocciato un grande “feeling”?
Credimi, non c’è mai stato nessuno che proprio non riuscivo a “digerire”, certo con qualcuno ho stretto di più rispetto ad altri ma da ognuno ho cercato di apprendere qualcosa. Ricordo con piacere l’esordio in Prima categoria grazie al carismatico Lazzini e gli anni a Villafranca, Capitano di una squadra plasmata dal “maestro” Luciano Maracci coadiuvato da una grande preparatore dei portieri com’è tutt’ora Marco Pedinotti.
Sparami a bruciapelo 4/5 attaccanti che in questi anni ti hanno tolto il sonno il sabato notte…
Ti assicuro che ai tempi incontrare giocatori come Salvetti (specie nel derby contro il Pontremoli), Pera (a Barga) e Pasquini Andrea (poi fortunatamente mio compagno a Bedonia) erano dolori ma al contempo la gioia di una parata a questi “Signori” del nostro calcio aveva un sapore particolare….E’ vero è passato qualche anno ma ho ancora immutata quella voglia di un tempo. Insomma sento proprio il bisogno di riprendermi le chiavi della prima porta disponibile e ovviamente stimolante…
Per concludere, da attento osservatore di Calciolunigianese e dei servizi che offre, apporteresti delle varianti o ti soddisfa così com’è?
Innanzitutto un grande abbraccio a te ed a Saverio per l’affetto che mi avete sempre dimostrato da sempre. Riuscite a raccontare in maniera equilibrata le imprese di noi dilettanti giorno dopo giorno e non è sempre così facile…Senza di voi e senza CALCIOLUNIGIANESE non ci sarebbe tutta questa visibilità che alle volte ci fa sentire importanti regalandoci qualche sogno inaspettato…..Grazie ancora.
Freelance
Direi che il rientro è stato più che positivo, a sette giorni dall’operazione avevo già ripreso a correre insieme ai compagni, in pratica son reduce da due mesi di allenamento quotidiani (compreso amichevoli fatte nelle ultime settimane). Certo ho preso un brutto spavento ma ormai ho del tutto voltato pagina.
In questi momenti difficili (non nascondo il fatto che incontrandoti qualche giorno dopo l’accaduto stentavo a riconoscerti) è bello sentire l’affetto e la vicinanza di compagni e amici….
La cosa che mi ha colpito di più è stata la vicinanza di tutto l’ambiente calcistico lunigianese a partire dagli allenatori Chelotti, Gassani, Pedinotti, Morris Centofani, Bambini (e scusate se ne dimentico qualcuno) ai colleghi tipo Rovere (sempre presente anche ora) o Pasquali, Leri ed altri. E’ stato un piacere indescrivibile sentire la loro presenza, vuol dire che ancora certi valori nel calcio per fortuna sono rimasti..
E’ inutile girarci intorno ma con il tuo rientro al VALLICISA si è venuta a creare una situazione “portieri” un po’ delicata, con tre portieri a disposizione di cui due considerati “titolari” a tutti gli effetti. Come credi che la Società riuscirà a gestire questo “fuori programma” ed in che rapporti sei con dirigenti e staff tecnico?
Ti rispondo in maniera sincera e limpida: professionalmente il mio rapporto con il VALLICISA si è interrotto al 44° di Vallicisa-Pieve a Fosciana nel momento dell’infortunio. Da quel giorno però ho avuto la fortuna di avere vicino persone e compagni eccezionali. Lo stesso staff tecnico, Mr. Cassiani, Tarantola e Magnani hanno seguito passo dopo passo il mio recupero e poi concedetemi un ringraziamento speciale ad un compagno e soprattutto amico come Mirko Balestracci che non mi ha mollato un’attimo. Ed ora eccomi qua a disposizione alla ricerca di una nuova e stimolante avventura….
Del giovane bomber Ivan Martini cosa ci racconti?
Penso che qualsiasi aggettivo per definire Ivan sia riduttivo rispetto a quello che è e che rappresenta; stiamo parlando dell’attaccante più forte del girone e senza ombra di dubbio…se poi pensiamo all’età….Mr Cassiani è stato bravo a costruire intorno a lui un gioco lineare che sta dando ottimi risultati grazie anche a giocatori come Balestracci e Filippi che rappresentano un lusso per la categoria.
Sei reduce da una grande stagione, personale e di squadra, con l’Atletico PODENZANA. Quali ricordi ti porti dietro e, sinceramente, che rapporti hai mantenuto con i tuoi ex dirigenti e compagni di squadra?
Rapporti più che ottimi, mi sento con loro quasi tutti i giorni e ho lasciato il cuore al “Panigaccio”! E’ stata una decisione sofferta la mia quest’estate, la certezza della 1^ categoria che mi offriva il Vallicisa ha fatto la differenza e quando ho saputo che l’Atletico Podenzana era stato ripescato sono stato tra i primi a gioire…
Da grande sportivo ed appassionato come valuti, in senso panoramico, la situazione del calcio dilettantistico lunigianese?
Osservando quello che sta succedendo intorno a livello economico è un miracolo vedere una Società in Promozione, quattro in Prima Categoria ed una dozzina tra Seconda e Terza. I sacrifici economici e non da parte dei dirigenti sono sempre maggiori, le sinergie a disposizione sempre meno e per questo società come il Lunigiana sono da prendere come esempio.
In oltre 15 anni di carriera ne hai incontrato di allenatori. Qual è quello con il quale hai collaborato più volentieri e magari quello con il quale non è mai sbocciato un grande “feeling”?
Credimi, non c’è mai stato nessuno che proprio non riuscivo a “digerire”, certo con qualcuno ho stretto di più rispetto ad altri ma da ognuno ho cercato di apprendere qualcosa. Ricordo con piacere l’esordio in Prima categoria grazie al carismatico Lazzini e gli anni a Villafranca, Capitano di una squadra plasmata dal “maestro” Luciano Maracci coadiuvato da una grande preparatore dei portieri com’è tutt’ora Marco Pedinotti.
Sparami a bruciapelo 4/5 attaccanti che in questi anni ti hanno tolto il sonno il sabato notte…
Ti assicuro che ai tempi incontrare giocatori come Salvetti (specie nel derby contro il Pontremoli), Pera (a Barga) e Pasquini Andrea (poi fortunatamente mio compagno a Bedonia) erano dolori ma al contempo la gioia di una parata a questi “Signori” del nostro calcio aveva un sapore particolare….E’ vero è passato qualche anno ma ho ancora immutata quella voglia di un tempo. Insomma sento proprio il bisogno di riprendermi le chiavi della prima porta disponibile e ovviamente stimolante…
Per concludere, da attento osservatore di Calciolunigianese e dei servizi che offre, apporteresti delle varianti o ti soddisfa così com’è?
Innanzitutto un grande abbraccio a te ed a Saverio per l’affetto che mi avete sempre dimostrato da sempre. Riuscite a raccontare in maniera equilibrata le imprese di noi dilettanti giorno dopo giorno e non è sempre così facile…Senza di voi e senza CALCIOLUNIGIANESE non ci sarebbe tutta questa visibilità che alle volte ci fa sentire importanti regalandoci qualche sogno inaspettato…..Grazie ancora.
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