Da direttore generale, è soddisfatto del mercato?
“Sono soddisfatto al 90%. Fermo restando che i giocatori che abbiamo sono di grande qualità, sono dispiaciuto perché alcuni giocatori importanti hanno scelto altri lidi. Sono certo che con noi avrebbero accresciuto il tasso tecnico, soprattutto sulla corsia di sinistra”.
Nella griglia di partenza dove posiziona l’Aullese?
“Chi arriva secondo l’anno precedente di solito fa bene, dunque per la mia personale griglia dico Pontebuggianese, Sporting BM e Villa Basilica o Aullese per la lotta al terzo posto. Colgo l’occasione per fare gli auguri alle lunigianesi di tutte le categorie, che siano per loro campionati positivi e in serenità. Vorrei precisare che dopo il 6 gennaio la società Aullese ha ritenuto giusto proseguire col lavoro iniziato da Sandro Tosi. Ho scelto collaboratori, allenatore della juniores e molte altri posti. Contemporaneamente mi occupo della prima squadra e sono onorato di ciò; ho un patto con la presidenza, in qualsiasi momento, nell’eventualità venisse meno la fiducia nei miei confronti ognuno potrà prendere le sue decisioni”.
I mister Gassani e Giuntini
Come le piacerebbe vedere l’Aullese?
“Concreta, organizzata e attenta ad ogni dettaglio, ogni aspetto della gara. Richiedo una grossa condizione fisica ed è su questa traccia, in perfetta sintonia con il mister, che lavoreremo per forgiare una squadra con grinta e professionalità. Le vittorie si raggiungono non con i singoli ma con il gruppo, di cui tutti si sentono parte integrante. Dobbiamo essere un blocco granitico, sereni e consapevoli della nostra forza. Faremo scudo alle critiche esterne”.
Il lavoro del dt Matteo Taricco è una sorpresa per lei?
“Non sono sorpreso del suo lavoro, lo conosco da quattro anni sin dai tempi del Magrazzurri; è un grande conoscitore sia del calcio toscano che ligure. Il suo carattere leale e corretto lo fa essere stimato da tutti. E’ per noi un grosso acquisto e siamo contenti di averlo con noi”.
Cosa risponde a chi vi accredita come favoriti?
“Questo è un alibi solo per chi lo dice. In cuor mio so che saranno 30 battaglie perché tutti ci odiano e non vedono l’ora che l’Aullese faccia un flop. Cercheremo sempre di fare nel massimo delle nostre potenzialità. Ci sono squadre attrezzate e più esperte, in quanto la rosa di cui disponiamo ha un’età media fra le più basse della categoria. Abbiamo fatto un grosso sforzo e dato un occhio di riguardo per la juniores, acquisendo un mister preparato come Donatello Giuntini; sotto la sua cura i nostri giovani sono certo che cresceranno a dovere. Sono sicuro che in campionato ci daranno molte soddisfazioni”.
Le critiche che avete ricevuto sui pochi giocatori nostrani?
“Ha già risposto il mio dt Taricco in settimana. Non sono abituato a guardare in casa degli altri, ma se di ogni squadra di Prima categoria ci mettiamo a fare la conta tra massesi, spezzini e carrarini non credo che gli altri possano ritenersi ‘puri’. Faccio un grosso in bocca al lupo a tutti i giocatori che hanno intrapreso altre strade, in particolare a Luccini e Manassero. In quanto a ‘lunigianesità’, mi permetto di segnalarvi Sebastian Amoroso Banciu, un giovane che si è allenato con noi per una ventina di giorni e per motivi di lavoro non ha potuto allenarsi. Con noi avrebbe fatto bene e comodo. Adesso so che si sta accasando al Filvilla e sono certo che farà molto bene. Spero che il prossimo anno nessuno me lo porti via”.
Ha un derby in particolare da voler vincere?
“Mi piacerebbe vincere tutti i derby a disposizione e Gassani, in quanto a derby, è una certezza”.
In Seconda?
“Spero che il Barbarasco faccia bene, essendo inoltre la squadra del mio paese. Pagheranno lo scotto della categoria ma c’è sia la voglia che l’entusiasmo, fattori determinanti per far bene oltre che giocatori adatti. Che sia il primo anno per un ritorno ai fasti del calcio lunigianese”.
A chi si ispira?
“A Pietro Paolo Calamo, il primo vero direttore generale del calcio lunigianese. Ne ricordo la cura maniacale dei dettagli, la perizia, la dedizione e l’amore verso i suoi colori blaugrana del Barbarasco. Gente come Calamo nel pallone si trova sempre più difficilmente”.
“Sono soddisfatto al 90%. Fermo restando che i giocatori che abbiamo sono di grande qualità, sono dispiaciuto perché alcuni giocatori importanti hanno scelto altri lidi. Sono certo che con noi avrebbero accresciuto il tasso tecnico, soprattutto sulla corsia di sinistra”.
Nella griglia di partenza dove posiziona l’Aullese?
“Chi arriva secondo l’anno precedente di solito fa bene, dunque per la mia personale griglia dico Pontebuggianese, Sporting BM e Villa Basilica o Aullese per la lotta al terzo posto. Colgo l’occasione per fare gli auguri alle lunigianesi di tutte le categorie, che siano per loro campionati positivi e in serenità. Vorrei precisare che dopo il 6 gennaio la società Aullese ha ritenuto giusto proseguire col lavoro iniziato da Sandro Tosi. Ho scelto collaboratori, allenatore della juniores e molte altri posti. Contemporaneamente mi occupo della prima squadra e sono onorato di ciò; ho un patto con la presidenza, in qualsiasi momento, nell’eventualità venisse meno la fiducia nei miei confronti ognuno potrà prendere le sue decisioni”.
I mister Gassani e Giuntini
Come le piacerebbe vedere l’Aullese?
“Concreta, organizzata e attenta ad ogni dettaglio, ogni aspetto della gara. Richiedo una grossa condizione fisica ed è su questa traccia, in perfetta sintonia con il mister, che lavoreremo per forgiare una squadra con grinta e professionalità. Le vittorie si raggiungono non con i singoli ma con il gruppo, di cui tutti si sentono parte integrante. Dobbiamo essere un blocco granitico, sereni e consapevoli della nostra forza. Faremo scudo alle critiche esterne”.
Il lavoro del dt Matteo Taricco è una sorpresa per lei?
“Non sono sorpreso del suo lavoro, lo conosco da quattro anni sin dai tempi del Magrazzurri; è un grande conoscitore sia del calcio toscano che ligure. Il suo carattere leale e corretto lo fa essere stimato da tutti. E’ per noi un grosso acquisto e siamo contenti di averlo con noi”.
Cosa risponde a chi vi accredita come favoriti?
“Questo è un alibi solo per chi lo dice. In cuor mio so che saranno 30 battaglie perché tutti ci odiano e non vedono l’ora che l’Aullese faccia un flop. Cercheremo sempre di fare nel massimo delle nostre potenzialità. Ci sono squadre attrezzate e più esperte, in quanto la rosa di cui disponiamo ha un’età media fra le più basse della categoria. Abbiamo fatto un grosso sforzo e dato un occhio di riguardo per la juniores, acquisendo un mister preparato come Donatello Giuntini; sotto la sua cura i nostri giovani sono certo che cresceranno a dovere. Sono sicuro che in campionato ci daranno molte soddisfazioni”.
Le critiche che avete ricevuto sui pochi giocatori nostrani?
“Ha già risposto il mio dt Taricco in settimana. Non sono abituato a guardare in casa degli altri, ma se di ogni squadra di Prima categoria ci mettiamo a fare la conta tra massesi, spezzini e carrarini non credo che gli altri possano ritenersi ‘puri’. Faccio un grosso in bocca al lupo a tutti i giocatori che hanno intrapreso altre strade, in particolare a Luccini e Manassero. In quanto a ‘lunigianesità’, mi permetto di segnalarvi Sebastian Amoroso Banciu, un giovane che si è allenato con noi per una ventina di giorni e per motivi di lavoro non ha potuto allenarsi. Con noi avrebbe fatto bene e comodo. Adesso so che si sta accasando al Filvilla e sono certo che farà molto bene. Spero che il prossimo anno nessuno me lo porti via”.
Ha un derby in particolare da voler vincere?
“Mi piacerebbe vincere tutti i derby a disposizione e Gassani, in quanto a derby, è una certezza”.
In Seconda?
“Spero che il Barbarasco faccia bene, essendo inoltre la squadra del mio paese. Pagheranno lo scotto della categoria ma c’è sia la voglia che l’entusiasmo, fattori determinanti per far bene oltre che giocatori adatti. Che sia il primo anno per un ritorno ai fasti del calcio lunigianese”.
A chi si ispira?
“A Pietro Paolo Calamo, il primo vero direttore generale del calcio lunigianese. Ne ricordo la cura maniacale dei dettagli, la perizia, la dedizione e l’amore verso i suoi colori blaugrana del Barbarasco. Gente come Calamo nel pallone si trova sempre più difficilmente”.